Associazione Comunità Nazaret

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Opera S.Maria della Luce OSMdL

Il giorno 8 dicembre del 2008, è nata l'Associazione Pubblica di fedeli clericale Opera S.Maria della Luce OSMdL

Cos' è una Associazione pubblica di fedeli? È un gruppo di fedeli che, secondo il diritto canonico, "hanno diritto di fondare e dirigere liberamente associazioni che si propongono un fine di incremento della vocazione cristiana nel mondo" (Can 215 del Codice di Diritto Canonico). La nostra Associazione Opera S. Maria della Luce è stata fondata da un gruppo di sei sacerdoti (e per tale motivo anche clericale): don Ruggero lono, don Giuseppe Petrangeli, don Mario Rellini, don Jeremiah (Jerry) JosephKelly, don Rogério Rubicke, don Luiz Carlos Rubick e approvata con decreto da Padre Giovanni Scanavino, Vescovo di Orvieto-Todi e accolta sempre con decreto dall' Arcivescovo di Florianopolis (SC - Brasile) S.E. Don Murillo Krieger. Come siamo arrivati a questa splendida e maturata realtà? Con immensa gioia possiamo testimoniare come tutto sia nato dalla devozione alla Madre del Signore che da circa trent'anni abbiamo l'onore di venerare sotto il titolo di Madre della Luce e di averLa come Ispiratrice e Patrona della nostra vita ministeriale e apostolica. Tanti sono stati i segni ricevuti a partire dal 1983, anno in cui il Vescovo Mons. Decio Lucio Grandoni ci inviò a prenderci cura della zona pastorale di S. Venanzo e quindi Morrano-Bagni di Orvieto.

L'origine della devozione alla Madonna della Luce parte dalla scoperta prodigiosa dell' immagine, un affresco del XV secolo attribuito a Pietro di Nicola rimasto coperto per circa quattro secoli sotto l'intonaco dell' antica chiesa di S.Mattia, all'interno delle mura castellane del castello monaldesco di Collelungo e poi "venuto alla luce", prodigiosamente, il 24 aprile del 1829. La storia di questa devozione ci ha conquistati e sempre in un crescendo di notizie e di testimonianze, apprendemmo che anche Mons. G.R Montini (futuro Paolo VI e amico della Famiglia Righetti-Faina di Collelungo) conobbe e pregò la Madonna della Luce. Molto caro ci è rimasto, inoltre, il discorso che tenne Giovanni Paolo II a Orvieto, in occasione della visita nella Solennità del Corpus Domini il 17 giugno del 1990, nel quale menzionò la Madonna della Luce tra i titoli attraverso cui la Madre del Signore è ricordata e pregata in diocesi. Un particolare per noi molto significativo è anche quello legato al Vescovo Mons. Decio Lucio Grandoni. Nella sua omelia, rivolto all' Associazione Comunità Nazareth, tenuta al Santuario nella Solennità della Santa Famiglia nel dicembre del 2001, disse, e con forza, riferendosi alla nostra comunità sacerdotale e alle opere sociali intraprese: "Ricordatevi sempre che tutto è cominciato da qui, ai piedi di questa Signora: la Madonna della Luce". Questo richiamo esortativo noi tutti non lo abbiamo mai dimenticato. Lo stesso Mons. Decio Lucio Grandoni ci ha sempre accompagnati e incoraggiati a proseguire nella nostra vocazione sacerdotale comunitaria e di vita fraterna, invitandoci più volte a ospitare e affiancare giovani desiderosi di intraprendere la vita apostolica e religiosa, dal momento che da sempre si è scelta la vita religiosa, mettendo in comune i beni personali, gli obiettivi pastorali e il servizio ai poveri.

Nell' anno 1992 la nostra comunità sacerdotale partecipa attivamente all'apertura della Missione delle Clarisse Urbaniste a Città del Messico e quindi alla fondazione del Monastero Nuestra Senora de la Luz e il 13 maggio 2000 viene consacrato dal Vescovo il Santuario Nuestra Senora de la Luz. Da quegl'anni la Comunità Nazareth e quindi l'Opera S.Maria della Luce collaborano attivamente alla missione messicana sotto la protezione della Madonna della Luce insieme con le Suore Murialdine accanto ai Padri Giuseppini della provincia messicana.

Successivamente il crescere delle opere di assistenza agli anziani, ai bambini, ai disabili, ai giovani in difficoltà, e quindi all' attività missionaria in Messico e in Brasile, ha fatto sì che diversi giovani si sono avvicinati a noi. Ci hanno affiancati, molti di loro hanno scelto di continuare con noi la vita religiosa e la missione apostolica e attualmente si stanno formando alla vita religiosa e missionaria, alcuni come semplici ftatelli, altri come religiosi e altri ancora come candidati al sacerdozio.

A coronare la nascita della nostra piccola famiglia religiosa è stato l'aiuto e il sostegno di tanti nostri ftatelli nel sacerdozio, ai religiosi e religiose e che abbiamo sempre vicini con il conforto della preghiera, ma è soprattutto il nostro Vescovo P. Giovanni Scanavino che vogliamo ringraziare per averci aiutati a dare vita alle nostre Costituzioni sulle cui note intendiamo proseguire il cammino. Le Costituzioni pubblicate sul Bollettino delle Diocesi della Regione Ecclesiastica Umbria n 1-2009 contengono, come ogni statuto, la natura, lo spirito e il fine della nostra piccola famiglia religiosa che pone una particolare attenzione alla minorità, ai piccoli, ai poveri. Questo carattere ci ha distinti sin dai primi passi del nostro cammino che volutamente si è ispirato ad alcuni tra i più grandi santi della Chiesa: Vincenzo de' Paoli, Francesco di Assisi, Giovanni Bosco. Da loro intendiamo, sempre più, attingere il carattere di chiesa minore, di chiesa del figlio minore, di chiesa missionaria. Le nostre case, sette in tutto, ospitano anziani e persone bisognose di aiuto, bambini in pre affidamento, bambini e giovani disabili, giovani bisognosi di sostegno, poveri di strada.

I sacerdoti e i religiosi dell' Opera S.Maria della Luce, attualmente sono presenti in tre comunità: due in diocesi e una in Brasile e, in base alle sue costituzioni e al decreto di approvazione intende essere una Società di Vita Apostolica, una famiglia religiosa avente fine apostolico, conducendo vita fraterna in comunità secondo un proprio stile e osservando le proprie costituzioni (Can 731 del Codice di Diritto Canonico). Altre comunità stanno sorgendo con l'intento di condurre una vita di preghiera e contemplativa.

La Madonna della Luce ci guidi sempre a guardare in alto, a puntare al cielo e a Lei affidiamo la nascente famiglia religiosa femminile dell'Opera. La preghiera e la costante collaborazione con le Figlie della Carità, le Suore Missionarie Murialdine e le Clarisse Urbaniste stanno permettendo una crescita in tal senso.

Dunque, è bene ancora sottolineare che il fine della Fraternità Opera S.Maria della Luce è la diffusione del culto alla Madre di Dio attraverso il titolo di Madre della Luce, titolo evangelico che intende portare e rinnovare nel cuore degli uomini lo splendore della Luce che è Cristo secondo il passo giovanneo "Qui sequitur me non ambulat in tenebris" - "Chi segue me non camminerà nelle tenebre" (Giovanni 8,12) e di farlo al passo con i poveri e i fratelli che ci attendono.

Preferiamo terminare questo articolo del Bollettino del Santuario S. Maria della Luce che si avvia a iniziare il suo XXVI anno di vita, invocando ancora la celeste benedizione della Regina della Luce: O Luminosa Madre del Cielo conduci i tuoi figli a vivere la gioia eterna della Pasqua del Tuo Figlio!

Don Giuseppe Petrangeli