Associazione Comunità Nazaret

Guai se la fede non fosse debole - Lettera 240

Guai se la fede non fosse debole”

Sorelle e fratelli nazareth,

non illudiamoci mai, andando in cerca di certezze umane. Tutto può essere avvolto dall’ombra del dubbio e deve essere messo in discussione all’interno di un cammino autentico di fede.

Più volte abbiamo parlato di “lotta con Dio”, come fece Giacobbe che combatté con Dio prima di chiamarsi Israele (cfr Genesi 12,50). Più volte ci saremo imbattuti con la “spina nella carne” di Paolo di Tarso, a lui inflitta, affinché l’apostolo non montasse in superbia (cfr 2 Corinzi 12,7).

La fede, quella autentica, ci fa lottare con noi stessi, con i fratelli e con Dio stesso. La fede del cristiano è prova costante di autenticità. Serve a crescere e a non a sentirsi forti, ma deboli.

Discepoli, sempre seduti al banco di scuola e mai in cattedra. Si tratta della logica dei veri figli di Dio i quali sono sempre pronti ad apprendere, pronti all’ascolto ai piedi del Maestro come Maria di Betania. Guai a me se montassi in superbia, guai a me dal rinunciare al combattimento. La fede è un cammino, non è mai un punto di arrivo. La sua porta è stretta, la sua via angusta. E’ bene sempre dubitare dei momenti facili perché nascondono tranelli. Il nostro percorso di fratelli alla scuola della Famiglia di Nazareth ci indica valori che si conquistano a fatica, giorno dopo giorno e spesso senza vedere risultati. Il salutare dubbio ci accompagni sempre. La strada percorsa da Gesù insegna costantemente a non illuderci delle scorciatoie. Addirittura la Scrittura ci indica che è maledetto colui confida nell’uomo (cfr Geremia 17,5-10). Tutto questo ha come fondamento il recepire il senso dei valori dell’uomo che ha come Maestro il Signore che parla a lui, che a lui si rivela. Il valore di questi richiami hanno un orizzonte vasto, immenso. Hanno lo scopo di educare, condurre, rivelare, salvare. La Parola di Dio è efficace come lama a doppio taglio che giunge fino alle midolla (cfr Ebrei 4,1,16). E anche se Dio è infinitamente tenero nel suo Amore e, al tempo stesso, Padre attento al cuore del figlio ed è nella debolezza che gli rivela il Suo cuore. Come avere dubbi su questa dinamica, su questa pedagogia tesa tutta a condurre l’uomo alla consapevolezza del suo esistere, ad apprezzare il valore della sua vita. Ascoltiamo. Nel silenzio. Rapiamo gli attimi più belli al tempo che scorre. Durante l’ultimo incontro che abbiamo avuto a Villanova si ricordava S. Agostino, quando interrogato da Ambrogio, prima di ricevere il battesimo, afferma con l’animo contrito: fino ad ora ho solo parlato.. ora devo ascoltare. Sarà dunque anche questo il senso del nostro battesimo? Probabilmente sì. Padre Giovanni Scanavino ce lo potrebbe confermare. La vita dei santi, la vita dell’uomo giusto, in fondo è principalmente ascolto. Ascoltare nell’ora che si è forti e soprattutto ascoltare quando la debolezza bussa alla nostra porta per venire a farci visita. Un giorno trovai una frase scritta su una foto a La Verna. Diceva così: La paura ha bussato alla porta, la fede è andata ad aprire ... non c’era più nessuno. Un altro passo di San Paolo ai Corinzi ci conferma: quando sono debole è allora che sono forte. Possa essere questo fratelli carissimi l’augurio di una buona quaresima. Possa essere questo il programma della nostra preparazione pasquale. Nell’Anno Giubilare della Misericordia auguriamoci a vicenda che il Signore possa entrare nelle nostra esistenza e stravolgere i nostri pensieri e condurci alla Luce del Vero Bene.

L’incontro di febbraio sarà a Collevalenza domenica 28 con la partecipazione al Giubileo straordinario della Misericordia. Alle ore 10,00 saremo a Collevalenza con tutta l’Unità Pastorale di S.Venanzo-Fabro, segue una catechesi e il passaggio per la Porta Santa, il pranzo è al sacco e alle ore 16,00 avremo la S.Messa celebrata da mons. Vescovo. Un momento per vivere insieme questo importante evento. Con l’occasione vi trasmetto un invito: dal 12 al 20 marzo prossimo terrò una mostra di Pittura ad Assisi, alla Galleria Le Logge, in Piazza del Municipio o Piazza della Minerva.

Sarà un piacere incontrarvi. La Mostra andrà a favore del Progetto San Bartolito della nostra suor Apollonia di Città del Messico.

Auguri di una santa e proficua quaresima

don ruggero

Lettera 240 (pdf)