Associazione Comunità Nazaret

La provocazione di Barbiana - Lettera 237

03 ottobre 2015

"La provocazione di Barbiana"

Cari Nazareth

dispiace per coloro che non sono stati presenti alla visita a Barbiana e a Prato di giovedì 1° ottobre.

Dispiace per due motivi: per non aver vissuto un’importante occasione provocatoria, forte e tenera allo stesso tempo e soprattutto per non avere vissuto insieme quel momento. Sottolineo quell’insieme che non è poi così secondario come alcuni potrebbero pensare. Ci sono esperienze che vanno vissute comunitariamente, a più voci, se preferite, in quanto è proprio la differenza di idee e di punti di vista che rende arcobaleno il grigiore delle nostre idee a volte forse troppo personali e ferme come aria stantia che non accetta l’alito nuovo di quella brezza di cui ha tanto bisogno l’anima di chi cammina sulle orme del Maestro di Nazareth.

Durante il viaggio di andata a Barbiana abbiamo ricevuto la notizia dell’improvvisa morte della madre di Adanella che l’ha costretta con Francesca a riprendere la strada per Marsciano. Abbiamo subito pregato per la mamma Maria Rosaria. La notizia ci è giunta mentre pregavamo con il salmo 62, pronunciando le parole “…esulto di gioia all’ombra delle tue ali”. Coincidenza per i più. Macché! Tutto è parte di un unico viaggio, dello stesso viaggio. Quello verso l’uomo. Dalla stazione ferroviaria di Pontassieve abbiamo quindi proseguito verso Barbiana. La pioggia ci ha salutati la mattina e non ha voluto abbandonarci per tutta la giornata, bagnando i nostri sogni, le nostre attese, le nostre preghiere e quella parte di noi che esita ancora a cambiare. Che popolo di dura cervice ci griderebbe dietro la voce profetica del libro dell’Esodo! Duri fino all’osso.

Una cosa sopporto poco della nostra comunità: la flebile tendenza a lasciare dietro di noi la nostra parte stanca e ostinata a non voler emanciparsi. Non è un rimprovero, ma una malinconica riflessione su chi vorrebbe la Comunità Nazareth come la barchetta sicura sulla spiaggia assolata delle nostre vacanze. No, cari fratelli, siamo chiamati a raccogliere il grido del Maestro che ci indica la strada da compiere anche fin troppo chiaramente: seguirlo fino in fondo, senza riserve, solcando le onde del mare aperto.

Dunque, ritorniamo a Don Milani, profeta del novecento, uomo prima di essere prete. Ricco divenuto povero, anziché borghese benpensante. Credente con le scarpe infangate, piuttosto che scettico verso quella Chiesa che vuole vedere l’oltre dell’orizzonte del lago di Tiberiade.

Forse non è così che ragiona il pescatore di Galilea che abbandona la rete per seguire l’incertezza del rabbino itinerante di Nazareth? Proviamo a pensare, anche solo minimamente, a quella che potrebbe essere stato il ragionare di Maria e di Giuseppe. Che contrasto col ben pensare di Caifa o del Sinedrio al tempo di Gesù. A quando quindi il “salto” ? Fino a quando dovremo attendere per poter dire a noi stessi, in un attimo di onestà: desidero essere nuovo. Sono nuovo.

Agostino amava vivere Dio nella consapevolezza che era esattamente sulla strada giusta per il semplice fatto che lo “stava cercando con autenticità”. Gesù Cristo non è mai un punto raggiunto. E’ cammino. Dunque sulle sue orme procediamo per favore.

Torneremo sicuramente sull’argomento Don Milani. “Esperienze Pastorali”, messo all’indice, “Lettere alla madre” o “Lettera a una professoressa” non andranno mai fuori moda.

Prossimo incontro: domenica 25 ottobre, ore 16,00, a Morrano al centro “Il Girasole”: Adorazione Eucaristica, preghiera del Rosario e incontro comunitario sull’enciclica Laudato Sii di papa Bergoglio. Ci saluteremo dopo un breve rinfresco.

Ricordo il ritiro spirituale che si terrà a S. Maria degli Angeli, presso le Suore Francescane Missionarie di Maria da venerdì 4 dicembre a partire dalle ore 17,00 fino a domenica 6 dicembre, terminando con la S.Messa alle ore 16,00. Portare lenzuola, asciugamani. Prenotarsi in tempo per favore. Il tema del ritiro sarà “la Misericordia”.

Un abbraccio carissimo a tutti

don ruggero

Lettera 237 - Ottobre 2015 (pdf)