Associazione Comunità Nazaret

QUANDO NESSUNO TI VEDE - Lettera 229

8 dicembre 2014

QUANDO NESSUNO TI VEDE”

Carissimi fratelli Nazareth,

noi siamo quelli “quando nessuno ci vede”.

Noi siamo quelli quando niente e nessuno ci condiziona o ci obbliga a non essere noi stessi.

Nessuno di noi è più vero e onesto con se stesso e con il mondo quando liberi di “essere”, camminiamo lontani dall’apparire o dall’emergere dalle nostre certezze. Ancora peggio se si tratta di frustrazioni affettive. Quelle che trafiggono il cuore e la mente e dalle quali nessun padre spirituale, nessun tecnico della mente riuscirà mai a liberarci.

Noi siamo quelli del “quando nessuno ci vede”. E’ là la nostra vera identità. Noi siamo quelli.

Qualcuno forse avrà già pensato all’incompletezza di una tale affermazione. Magari avrà già detto:

“…ma Dio ci vede…Lui sì che ci vede”.

Sono d’accordo solo in parte. Chiaro che Dio vede, sente, percepisce tutto. Chi non può non ricordare l’occhio di Dio su Abele e Caino? (Genesi 4,1 ss). E Gesù lo afferma fin troppo “…e il Padre che vede nel segreto ti ricompenserà…” (Matteo 6,4).

Ma non volevo tanto trattare di questa supervisione divina sulla nostra vita e che scruta cuore e mente delle sue creature. Desidererei, alla fine di questo anno, provocare la nostra disattenzione su valori e significati di tanti nostri comportamenti. Il nostro stile di vita ha senso solo se costantemente armonizzato allo spirito di Nazareth. Al silenzio di Nazareth. Al lavoro di Nazareth.

Non si può essere così diversi fuori da come invece si è dentro. Dentro nel cuore, dentro nell’anima, dentro nei sentimenti. E tutto questo deve avvenire indipendentemente che Dio ci veda o no. Non possiamo consumare i nostri passi sotto la cappa del controllo dell’Onnipotente e dell’Onnisciente. Sarebbe quasi che “per paura di essere visto” adeguo il mio comportamento ad una certa maniera per essere più visto o per “valere” di più agli occhi di guarda e osserva.

E’ impresa ardua accordare l’essere nel profondo con lo stile concreto di vita che conduciamo.

Noi siamo veramente quelli del “quando nessuno ci vede”.

La Comunità Nazareth ha bisogno di una solida testimonianza di fede per essere strumento e seme di verità dove opera e così, solo così, sarà apostolica. Solo nella misura in cui sentiremo il fascino e la provocazione della Santa Famiglia di Nazareth potremo dirigere i nostri passi sulla Via Nuova del Vangelo di Cristo.

Cari Nazareth siamo vicini all’annuale impegno di servizio. Ci rivedremo domenica 28 dicembre, Solennità della Santa Famiglia, al Santuario della Madonna della Luce a Collelungo, Celebreremo la S. Messa alle ore 16,00 e, come ogni anno, dopo la proclamazione del Vangelo e prima dell’offertorio, rinnoveremo il nostro impegno per il 2015.

Dio ci conceda pace al cuore e forza alle nostre membra.

Giunga a tutti l’abbraccio fraterno per le prossime festività natalizie

 

don ruggero

Lettera 229 - Dicembre 2014