Associazione Comunità Nazaret

Qualsiasi cosa farai FALLA COL CUORE - Lettera 254

31 marzo 2017

QUALSIASI COSA FARAI FALLA COL CUORE”

Fratelli e sorelle Nazareth

Salve! Auguri di una Pasqua di Luce. Perché questo nuovo tempo possa raggiungerci ovunque saremo. Con chiunque lo vivremo.

QUALSIASI COSA FARAI FALLA COL CUORE. Potrebbe essere una frase azzeccata per colpire di sorpresa gli amici, prendendoli dalla parte dei sentimenti. No. E’ bene tenersi lontani dalle frasi studiate come slogan per attirare l’attenzione. Invece non è così quel qualsiasi cosa farai falla col cuore può contenere una “attrazione fatale”, uno stile di vita che ci provoca e ci fa rinascere dentro. Nel profondo di noi stessi. Lì, proprio lì, dove avvengono le scelte più impegnative.

Ho pensato a questo, dopo che reduci dalla visita fatta i Fori Imperiali, ho ripreso a leggere i Pensieri di Marco Aurelio, l’imperatore filosofo la cui statua equestre campeggia al centro del Campidoglio. Un imperatore dunque, contornato dall’aurea divina che spettava alla figura portante del sistema imperiale. Maturato nel suo credo neo-platonico, quindi, se vogliamo, conquistato dalla sfera del divino, Marco Aurelio è un uomo. Un uomo che ha avuto l’ispirazione di lasciarsi ispirare. Marco Aurelio nei suoi Pensieri si esprime così: Qualsiasi cosa possa accaderti (sappi che) era stata preparata per te da tutta l’eternità.

Da qui mi è venuta spontanea una riflessione. Se è vero tutto questo allora non ho scelta: sono chiamato (obbligato) a vivere il Bene. E’ fondamentale che io m’impegni a vivere ogni cosa che farò facendola transitare per il cuore. Poi ho continuato a cercare e a trovare il nesso, il trait d’union, con il Vangelo. Con la Parola di Dio. La Parola che non passerà.

La nostra fragile Nazareth spinta da una grande sete di verità vuole andare avanti. Proseguire il suo cammino di fede e di servizio. Testarda nel suo incedere incerto e a volte intrepida nell’affrontare le missio ad gentes. Fuori, in uscita, verso la periferia fisica ed esistenziale come Papa Francesco non si stanca di indicarci. Avvertiamo il dovere di crescere.

Alla Parola, quindi la precedenza. Conosciamo il detto di Gesù: dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore (cfr Luca 12,34). In realtà Gesù fissa così la nostra residenza. Il nostro domicilio non è quello indicato nei documenti anagrafici. Noi abitiamo dove è il “nostro tesoro”. E “quale” sarà mai il “nostro tesoro” se non dove la mia mente, i miei interessi, le mie aspettative albergano? Di conseguenza come poter riuscire in quel qualsiasi cosa farai falla col cuore? Operare il distacco con tutto ciò che oggettivamente è intralcio al mio cammino di fede: oggetti, fatti, azioni, parole dette, parole ricevute, tutto ciò che rappresentano le cose della vita ma non le persone, gli uomini, i soggetti che sono invece la dominante per riuscire ad agire col cuore. Fino a quando non usciremo da noi stessi, spesso prigionieri delle cose, difficilmente cresceremo nel distacco da ciò che muore ed è destinato a finire.

Lo sapevate che noi, quando contempliamo il cielo stellato, molte di quelle stelle non esistono più? Eppure le vediamo, le individuiamo. Sappiamo, difatti, che quando muore una stella la sua luce, a causa delle enormi distanze, continua ad essere vista per milioni anni. Ciò che noi vediamo è la luce di una essere che non è più. Magari quella stella ha generato meteore, pianeti, satelliti, ma lei ha ceduto il passo ad altri esseri. Anche da Marco Aurelio possiamo apprendere. Anche da quel suo accenno all’eternità si può giungere ad un fatto che fino a quando non ci faremo catturare dall’infinito eterno di Dio non riusciremo a essere dei veri viaggianti in questo cosmo. Il Punto Omega ci attende. Non si tratta di avere delle risposte certe per appagare la ragione. Qui l’obiettivo è la domanda che l’anima pone all’Assoluto così come il Libro del Cantico dei Cantici e il Vangelo di Giovanni ci suggeriscono: dove troverò l’acqua che disseterà per sempre la mia sete? (cfr Cantico dei Cantici 4, 15 ss; Giovanni 4, 5-42).

Prossimo incontro lunedì 24 aprile, Festa della Madonna della Luce di Collelungo ore 16,00, Santa Messa e rinnovo consigli evangelici dell’Opera S.Maria della Luce e dei consacrati Nazareth.

Felice Tempo di Pasqua a tutti

don ruggero

Lettera 254 (pdf)