Associazione Comunità Nazaret

"IL REGALO DI ANTONIO" - Lettera 252

29 gennaio 2017

"IL REGALO DI ANTONIO"

Cari Fratelli Nazareth

Oggi si sarebbe dovuto tenere l’incontro mensile comunitario. Non è stato possibile a causa di impegni diocesani sulla Vita Consacrata. Abbiamo comunque pregato per tutti noi e secondo le intenzioni di ognuno.

Da pochi giorni Antonio Barberani, fratello della nostra associazione, ha lasciato questa terra. Lo sentiamo vicino. E’ vicino ed è presente con la sua figura e la sua anima con la riservatezza di sempre. Durante un colloquio che abbiamo avuto in ospedale ci siamo scambiate diverse opinioni. Difficile trascriverle. Narrarle sembra sciuparle. Come quando si accarezza un fiore delicato. Credo sia meglio lasciare alla sfera intima dell’amicizia ciò che ci si trasmette in momenti intensi e lontani dalle banalità del mondo. In ogni caso Antonio ha voluto farci un regalo. Molti di noi erano presenti ai suoi funerali e avranno avvertito l’aria di fraterna partecipazione che si muoveva nella Chiesa di Sant’Andrea stracolma di persone. Tutte attente, commosse, motivate. Con noi Padre Giovanni Scanavino. Un regalo prezioso. Certo un regalo per l’affetto che ci lega a questo grande uomo, amico ed estimatore dei valori di Antonio, ma ancor più grande nell’annuncio evangelico che ha voluto rivolgerci, proprio come omaggio al caro e comune amico.

Ho percepito proprio questo. Spero di riuscire a trasmettervi quello che sento e credo anche di dar voce a tanti di noi. Alessandra ha letto il brano di San Paolo tanto amato da Antonio: “..noi portiamo questo tesoro in vasi di creta...perché appaia che questa potenza straordinaria proviene da Dio..” (cfr. Corinti 4,7-14).

Una gioia grande ci ha pervasi. Grazie Antonio. Non potevi essere che tu a volerci dare un tale messaggio. Grazie per questo grande dono. L’apostolo Paolo, infatti, ha voluto farci recapitare questa grande verità. Siamo preziosissimi vasi di creta, facilmente a rompersi. Ma preziosi proprio perché fragili. Spesso incapaci. Grandi perché contengono il tesoro più grande. Il regalo più grande: la nostra vita, la nostra fede, la Grazia Divina. Quanto è vera tale verità e quanto dovremmo meditarla per farne il passaporto per il cielo. Così come tu, Antonio, hai voluto fare.

Cero, avrei desiderato parlare anch’io quel pomeriggio nella Chiesa di S.Andrea. Ma sapete che spesso è impossibile fare ciò che si vorrebbe quando senti il muro della impenetrabilità di chi non vuole ombre intorno a sé. Forse avrei gridato solo che il bene tra noi e Antonio non finirà mai. Anzi crescerà sempre più. Non importa. Il vaso è di creta. Ma il tesoro è maggiore. Molto più prezioso di ogni parola.

Antonio....! Ora il nostro affetto per te è il regalo che vogliamo fare a te nell’attesa dell’abbraccio eterno in Cristo.

L’incontro mensile sarà sempre a Morrano, al Centro il Girasole, domenica 26 febbraio alle ore 16,00. Portiamo con noi il documento Juvenescit Ecclesia.

A presto

don ruggero