Associazione Comunità Nazaret

"IL SALTO" - Lettera 256

4 giugno 2017

“IL SALTO”

Cari Nazareth,

Scrivo durante il Giorno Solenne della Pentecoste. Gli Atti riferiscono di tanti particolari importanti. Tra questi il “rombo che riempì tutta la casa ”, “cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi” e ancora “e com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa ?” (cfr Atti degli Apostoli 2,1 ss). Misteri che solo lo Spirito Santo sa creare e effondere sui suoi; su , cioè, chi Lo invoca. A noi chi impedisce e chi mai impedirà di poter vivere sotto la potenza della Potenza Invincibile di Dio?

Celebriamola dunque la Pentecoste. Non solo relegandola a un giorno, a una domenica dopo cinquanta giorni di calendario dopo la Pasqua. Peccato essere condizionati dai criteri istituzionalizzati, compresi quelli di Santa Romana Chiesa! Lo Spirito Santo ha ali cosi potenti da sorvolare, saltare, vincere e andare oltre. Oltre quell’oltre che forse noi stessi non vediamo.

Peggio ancora se non vogliamo vedere.

Dunque è il momento di crescere. Ci state? Ce la sentiamo di accogliere la provocazione e liberarci dei pesi enormi che ancora resistono al fascino del Vangelo e della Luce del Cristo Risorto?

Siamo nella Pentecoste della Storia. La Storia dell’Universo. La nostra Storia.

E’ compiuto. Tutto è compiuto. Sono le parole del nostro Redentore sulla Croce.

Ripeto: è il momento di crescere.

Siamo cresciuti. Forse non ci rendiamo conto di quanto cammino abbiamo fatto e la nostra vita è costellata di orme. Piccoli passi. Grandi corse. Manca ancora il SALTO.

Mi riferisco a quella parte di noi che ritorna alla culla materna. Mi riferisco alla ninna-nanna del tiepido andare di ogni giorno.

Solo lo Spirito può rendere caldo ciò che è gelido. Solo lo Spirito riesce a piegare ciò che è rigido.

Dispiace tanto intravedere le ombre del rilassamento o della rinuncia. Chiediamoci se dipende da ciò che ci circonda. Domandiamoci se dipende dai condizionamenti delle “sceneggiature” del mondo in cui viviamo e dialoghiamo in purezza di cuore con noi stessi. Rimuoviamo le scorie del “6 in condotta” giusto per essere promossi e non perdere l’anno scolastico.

Cosa ci attende. Chi –soprattutto- ci attende?

Un mondo di balocchi...un tempo favorevole...un’accattivante vacanza....una salute di ferro ...?

Certamente è la Luce del Punto Omega per dirla con Teillard de Chardin. Ed è solo lo Spirito. Lo Spirito Santo. Col Suo rombo riempirà il vuoto della mia casa. Il Suo Fuoco scalderà il cuore anche nei gelidi inverni dell’anima. Consegnerà alla mia bocca la Parola giusta, quella adatta ad ogni istante...ad ogni momento. Lui, solo LUI, Maestro dell’Ora (come indicava Giovanni della Croce).

Non più resistenze inutili. Il Salto. E’ giunto il momento di crescere. Santa Pentecoste!

Ora ricordiamoci dei punti consegnati durante l’ultimo incontro vissuto a Bagni di Orvieto.

Elaboriamoli. Riflettiamoci e portiamoli con noi al prossimo appuntamento.

Durante questo mese di giugno propongo ad ognuno un’ora di solitudine davanti al Santissimo Sacramento. Viviamola...senza che nessuno lo sappia. Nel segreto del nostro tempo che vola.

E in quell’ora chiediamo, col cuore sulle mani: “Il mio salto....il mio salto Signore...dammi le tue ali perché è giunto il momento di crescere”. Su..proviamoci...ne sentiremo subito gli effetti salutari.

Prossimo appuntamento: domenica 25 giugno ore 16,00 a San Venanzo. Adorazione Eucaristica.

Riflessione comunitaria. Decideremo sul ritiro, dove e quando.

Una Forte e Dinamica Pentecoste a tutti. Un abbraccio.

don ruggero

Lettera 256 (pdf)