Associazione Comunità Nazaret

"TERRA" - Lettera 261

28 ottobre 2017

"TERRA"

Cari fratelli Nazareth ,

un omaggio alla terra credo sia di dovere per chi come noi tentiamo, da anni, un cammino per migliorarci nella fede, nella speranza e nella carità. In parte ci stiamo riuscendo, ma il percorso è arduo e impervio e spesso ci capiterà di sentirci indietro. Niente paura!

Certo un argomento del genere è fin troppo vasto. Diamo soltanto degli spunti per iniziarne a parlare. Intanto perché la TERRA? E’ così scontato in un momento come quello che viviamo in cui assistiamo, a mo’ di ritornello, a iniziative, convegni, documenti sulla situazione dell’ambiente in cui viviamo e che sistematicamente ci inducono a riflessioni scontate. Per poi non parlare dei mea culpa e delle riletture – molte delle quali astratte - sulla “riabilitazione” dell’ambiente contro lo sfruttamento delle risorse naturali. Abbiamo toccato due anni fa alcuni punti principali dell’enciclica di papa Francesco “Laudato sii” e se ben ricordate, ci colpì il passo in cui il tema della custodia della terra viene affrontato come “tutela della casa comune”. E accanto a questo il problema della corruzione nel senso che gli abusi e l’uso sconsiderato dei beni naturali siano tra le grinfie di coloro che speculano per fini di calcoli e interessi economici ogni cosa. E senza escludere le responsabilità dei paesi che in nome del “progresso” continuano a tendere insidie al creato purché sia salvaguardato il consumo indiscriminato della “casa comune”.

Ebbene, desideravo partire con questo tema: “La Terra”, proprio all’inizio del nuovo anno associativo 2017-18, per farne il leitmotiv, il filo conduttore, dei nostri incontri che avremo nei prossimi mesi. Spero siate d’accordo e vi piaccia affrontare tali argomenti. Ad una condizione: che non si cada nel ripetitivo ecologismo, anche se sarà inevitabile trattare argomenti che riguardano i beni assoluti: creato, terra, società, ambiente, comunità etc.., a proposito vorrei riferirmi anche al suggerimento datoci da Pierluigi Leoni durante la giornata vissuta a Città della Pieve - Montegiove riguardo al tema: società-comunità.

Il mio desiderio è anche quello di poter fare una buona partenza e questa non possiamo farla se non iniziamo dalla Rivelazione: “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque” (Genesi 1, 1-2). Da qui parte il tutto. Da qui parte il tema che vorrebbe dare il “la” alla “melodia” che riusciremo a comporre. La TERRA SACRA, e in particolare quel “Sacra” , che per il libro della Genesi, per tutto il Pentateuco e per tutta la nostra tradizione giudaico-cristiana, non dovrà essere intesa mai, come aggettivo, ma bensì come sostantivo. Non è la Terra in sé che è sacra ma è Sacra perché è del Santo-Sacro per eccellenza. Appartiene al Creatore ed è quindi espressione soggettiva di Colui che è. Quindi lontani da ogni “idolatria terrestre” e sempre più vicini alla nostra origine che si innesta e si realizza in Colui che è tutto in tutti.

Una cosa è certa: ad ogni modo dovremo considerare il soggetto-Terra quale soggetto che non sopporta la violenza. Mi è piaciuta un’espressione usata di recente dal Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni che così si è pronunciato: la terra tradita vomiterà i violenti!

Si tratta dunque, fratelli Nazareth, di un tema interessante e provocatorio. Potrà essere una semplice e nuova avventura che ci aiuterà a chiarire tanti aspetti forse fino ad ora non presi in considerazione in maniera sufficiente.

L’incontro che ci attende è il ritiro di quattro giorni, una sorta di esercizi spirituali che si terranno a Pitigliano (SI), Casa Diocesana “S.Paolo della Croce”, Piazza Dante Alighieri 80 (tel 0564 616097) a partire da giovedì 30 novembre (ore 16) fino a domenica 3 dicembre (ore 16). Il tema riguarderà la vita-missione apostolica. A guidarlo sarà Padre Giovanni Scanavino. Chi ha intenzione di partecipare potrà farlo solo a condizione di iniziare il 30 novembre e terminare il 3 dicembre. Il costo pro capite è di 150 euro.

Servirà una tempestiva conferma di adesione.

Un fraterno saluto

don ruggero

Lettera 261 (pdf)