Associazione Comunità Nazaret

Sii come il chirurgo… - Lettera 233

10 aprile 2015

"Sii come il chirurgo…!"

Cari Nazareth

desidero scrivervi durante l’ottava di Pasqua con la gioia nel cuore per parteciparci della Luce del Risorto. Giorni preziosi e arricchiti dal Vangelo, che in questo tempo, più che mai, dissolve le antiche paure e ci spinge a prendere il largo. Senza paura.

Vorrei regalarvi una frase che pronunciò Oriana Fallaci al suo compagno Alexandros Panagulis in un momento drammatico della loro vita. La frase completa è questa: “Dì sempre la verità. Sii come il chirurgo…fa male, ma guarisce…!”

Sono sempre più convinto che il Vangelo non è chiuso tra i canoni biblici e basta. Il Vangelo non ha spazio. Non ha spazi. Il Vangelo naviga sempre oltre. E’ imprevedibile e ama incontrare l’uomo nella sua più profonda identità.

Non vorrei parlare tanto di Oriana Fallaci e di Panagulis, due grandi figure del nostro tempo, ma approfittare della loro “verità” che li portò a rimanere nella storia come testimoni di una vita veramente vissuta in sintonia con la storia.

“…sii come il chirurgo… fa male, ma guarisce. Quanto fa male lottare per la verità. Quanto ferisce e quanto non è accettata. E’ proprio di questi giorni la domanda di Pilato a Gesù: - E cos’è la verità? – (Giovanni 18,38). Quante volte il Vangelo fa iniziare le frasi di Gesù con l’espressione: “ In verità vi dico…”. E poi la affermazione del Figlio di Dio quando dice di essere Via, Verità e Vita.

Meraviglia grande, dunque.

Sono tante le cose da rivedere nella nostra vita. Sono tanti gli stili da ritoccare. Non possiamo mentire a noi stessi. Ed è per questo che siamo chiamati ad essere chirurgo. Ad ammaestrarci nell’arte del bisturi per guarirci e guarire dal male che spesso siamo noi stessi. Non demonizziamo troppo per favore gli avvenimenti. Sento a volte parlare troppo del diavolo e poco di Gesù Cristo. Non vi pare?

Certo in nome di questa verità, Panagulis ha pagato con la sua stessa vita. La Fallaci resta anima libera per sempre.

Un invito dunque pasquale. A rinnovarci. A risorgere con i segni della passione. Con le nostre piccole e grandi piaghe. Con quelle risorgeremo.

Auguri fratelli Nazareth, Auguri grandi e luminosi!

Il prossimo incontro lo vivremo alla fine di maggio. Esattamente dal 31 di maggio (domenica) alle ore 16,00 e nei successivi 1 e 2 giugno. Difatti vivremo insieme il ritiro annuale. Saremo a Porano dalle Suore Francescane Missionarie di Maria. Il tema sarà la Vita Fraterna. Dovremo portarci le lenzuola e gli effetti personali. Per i pasti ci autogestiremo.

Dunque, per favore, giungano in tempo le prenotazioni ad Anna de Matteo o a Loretta Fuccello.

Il ritiro sarà allargato alla Comunità Nazareth e all’Opera S. Maria della Luce.

Un grande abbraccio a tutti.

Ricordo, che il 25 aprile prossimo è la Festa della Madonna della Luce a Collelungo.

Con affetto grande

Don Ruggero

Lettera 233 - Aprile 2015 (pdf)